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Dizionario Platonico, definizione termini e concetti di Platone

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iangida
view post Posted on 31/3/2006, 13:25




anàmnesi: dal greco anàmnesis, reminiscenza, ricordo. teoria platonica che ha origine dalla religione orfica secondo cui conoscere è riocordare conoscenze passate che vengono riportate alla coscienza dal contatto con le immagini sensibili delle cose che percepiamo con i sensi. Secondo tale teoria mitico - filosofica, l'anima è immortale e prima di calarsi nel corpo ha potuto contemplare i modelli e i principi perfetti di tutte le cose, una volta incarnatasi in un corpo ricorda le conoscenze dimenticate. La interpretazione raizonale di tale teoria rimanda da un lato al principio socratico secondo cui occorre indagare dentro se stessi, conosci te stesso e dall'altra alla tesi dell'innatismo secondo cui le idee non derivano dai sensi, come sostenevano i sofisti, ma sono innate nella nostra mente e quindi a priori rispetto all'esperienza. SOno pertanto eterne, uniche, immutabili e universali. Quindi conoscere non è altro che divenire consapevoli di ciò che nella nostra mente esiste già dal momento in cui siamo nati.

epistème: scienza, conoscenza vera. E' la conoscenza di ciò che è reale, non quindi gli oggetti sensibili ma è conoscenza delle idee. Infatti oggeto della scienza non possono essere gli oggetti sensibili che sono mutevoli e imperfetti, la loro conoscenza sarebbe mtevole e imperfetta essa stessa. Quindi è una conoscenza razionale delle idee che si apprende attraverso l'anamnesi e che si caratterizza per essere universale, oggettiva e immutabile. Le idee sono infatti entità immutabili e perfetta e la loro conoscenza (episteme) sarà dunque essa stessa immutabile e perfetta. Si contrappone alla doxa che è la conoscenza delle cose sensibili, relativa e soggettiva. Le idee rappresentano quindi la vera realtà e la espisteme la vera conoscenza della realtà.

Edited by iangida - 31/3/2006, 14:28
 
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iangida
view post Posted on 31/3/2006, 13:43




anima: dal latino anima, stessa radice del greco ànemos, vento, soffio vitale. Equivale al greco psyché. Per Platone l'anima è una sostanza semplice, incorporea, dotata per sua natura di movimento. E' ciò che da vita al corpo ed è immortale. Nelm ito dell'anima contenuto nel Fedro Platone distingue tre parti dell'anima, quella razionale cui corrisponde la saggezza e che ha la funzione di coordinare e guidare le altre parti. Quella irascibile o volitiva, lacui virtù è il coraggio e consiste nelal volontà. Quella concupiscibile o desiderante che tende invece a soddisfare i piaceri del corpo come l'amore, la gola, ecc. e ha la su avirtù nella temperanza, cioé nella capacità di moderarsi. Nel mito del Fedro la'nima razionale è l'auriga di una biga alata trainata da un cavallo nero, l'anima concupiscibile e un cavallo bianco, l'anima irascibile.
 
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iangida
view post Posted on 2/4/2006, 13:45




Dialettica: il termine indica in Platone la scienza delle idee che costituisce la forma più alta della filosofia, suo oggetto è la conoscenza di come le idee sono connesse tra loro. Infatti per poter spiegare le cose del mondo sensibile è necessario ammettere che le idee possano combinarsi tra loro. Per esempio, l’idea di uomo è il risultato della combinazione tra le idee di animale, mortale e razionale. La dialettica determina quindi quali idee si combinano e quali no. La dialettica si caratterizza per l’utilizzo di due principali procedure metodologiche:
sinagoghé: riconduzione delle cose sensibili e molteplici (i singoli uomini) all’idea di uomo; in questo modo si opera la sintesi unitaria del molteplice sensibile, cioè le molteplicità cose sensibili vengono unificato in un unico concetto o idea (l’idea di uomo);
diairesis o metodo dicotonico: l’idea viene suddivisa nelle idee che la compongono fino ad arrivare all’idea che interessa; si supponga, per esempio, di dover definire l’idea di uomo; si parte da un’idea più generale che sicuramente la comprende, l’idea di vivente, si divide in due questa idea: animale e non animale (vi sono infatti i vegetali che sono viventi ma non animali); sapendo che l’idea di uomo è sicuramente contenuta in quella di animale dividiamo questa in due: mortale e non mortale (vi sono infatti esseri viventi animali ma immortali); sappiamo che l’idea di uomo è compresa in quella di mortale, quindi dividiamo questa in due: razionale e non razionale. A questo punto abbiamo individuato l’idea di uomo, non resta che darne la definizione sommando le varie idee via via incontrate : uomo = vivente + animale + mortale + razionale.
 
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iangida
view post Posted on 16/3/2008, 17:10




Amore: per i greci amore è Eros, forza capace di unire ciò che è diviso, congiungere ciò che è separato. inoltre grazie ad Eros ciò che è eterogeneo e disordinato viene reso omogeneo e armonico, quindi eros produce una unione ordinata e armonica. Tale forza si oppone, secondo Empedocle, a "Odio" - "Neikòs" che invece è forza che divide e separa, producendo disordine e contrasto. Quindi Eros indica quella forza che sta alla base di ogni rapporto umano, dall'amore sessuale, all'amicizia, fino alla concordia che deve essere propria della società nel suo insieme, la stessa esistenza della società si fonda su Eros.
Platone avanza almeno due diverse concezioni di Eros:
1. Eros è quello stato di mancanza che produce nell'individuo che lo avverte il desiderio di ciò che non ha, l'amore è quindi desiderio di ciò che non si possiede e tentativo di raggiungerlo. Amore è quindi un sentimento duplice, esso produce sofferenza, perché nasce dalla mancanza di ciò che non si ha e solo avendo il quale si può essere felici, e gioia in quanto il processo attraverso il quale si cerca di acquistare ciò che non si ha e il raggiungimento di ciò che non si ha determinano la completezza dell'individuo, che non si avverte più come incompleto e privo di una sua parte. infatti ciò che non si ha viene avvertito come essenziale perché solo avendolo si è completi;
2. Amore è anche desiderio della bellezza e la bellezza, intesa classicamente come armonia, ordine e proporzione, è la rappresentazione visibile allo sguardo dell'uomo (in una figura, in un paesaggio, ecc.) del bene, la suprema idea che regge e coordina tutte le altre. L'amore è quindi mancanza di bellezza e bene e tentativo di raggiungere il bene e la bellezza, quindi ha una natura "mediana", perché mira a unire il mondo dell'apparenza sensibile con il mondo delle idee. Nel mito che fa di Amore il figlio di Abbondanza (Poròs) e Povertà (Penìa), appare questa natura mista di Eros.
3. Amore è desiderio di vincere la morte, infatti con la procreazione che consegue all'atto sessuale generiamo esseri a noi simili e che vivranno dopo di noi;
4. gradi dell'amore: esistono diversi gradi dell'amore a seconda di quale sia l'oggetto di tale sentimento avremo infatti una gerarchia di forme d'amore. Essendo amore desiderio di ciò che è bello avremo:
4.1. amore per la bellezza corporea;
4.2. amore per la bellezza dell'anima;
4.3. amore per la bellezza delle leggi (le leggi infatti producono l'armonia della società)
4.4 amore per la bellezza del sapere (infatti la scienza ci rivela la bellezza, cioé l'armonia, dell'universo)
4.5. amore per a bellezza in sé, cioé la stessa idea di bellezza (l'ordine e l'armonia considerati in se stessi).

Edited by iangida - 16/3/2008, 17:26
 
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Nicla-House
view post Posted on 24/3/2008, 19:01




C RIUSCIRò A STUDIARE PLATONE???SI... CI DEVO CREDERE FINO IN FONDO....E NON DEVO MAI MOLLARE....FORZA NICLA SCAVALCA ANKE QSTO OSTACOLO........ :'(
 
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iangida
view post Posted on 24/3/2008, 20:37




ma si che ce la fai ... poi con un prof bravo come me HAHAHA
 
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Nicla-House
view post Posted on 25/3/2008, 10:39




modesto direi....:D...cmq a parte gli scherzi....volevo chieder se ha già fissato la data per il primo compito su platone.....
 
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6 replies since 31/3/2006, 13:25   476 views
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