M16A1 |
|
| Fondamentale fu la scoperta della nitroglicerina in quanto fu la base per lo sviluppo di un gran numero di esplosivi. La scoperta fu accidentale: si racconta che il chimico tedesco Christian Friedrich Schönbein eseguendo un esperimento a casa sua, rovesciò accidentalmente a terra una miscela di acido nitrico e acido solforico che pulì utilizzando uno straccio di cotone che mise successivamente ad asciugare davanti ad una stufa. Appena lo straccio fu asciutto, esplose disintegrandosi.
Schönbein senza volerlo aveva trasformato la cellulosa del cotone in nitrocellulosa e l’acido solforico aveva agito da disidratante assorbendo l’acqua che si era formata nella reazione tra l’acido nitrico e la cellulosa dello straccio. Il chimico tedesco si rese immediatamente conto di aver sintetizzato una sostanza esplosiva e pensò subito di applicarla in campo bellico per sostituire la polvere nera nei cannoni e nei fucili. Ma non riuscì a sintetizzare la nitrocellulosa.
Nel 1847 fu scoperta la nitroglicerina dal chimico italiano Ascanio Sobrero. Sobrero riprese lo stesso esperimento che era stato fatto da Schönbein con l’intento di riuscire a sintetizzare la nitrocellulosa. Egli mise due gocce di glicerina in una provetta che riscaldò, ma questa esplose danneggiando il suo laboratorio. Inizialmente, scoraggiato, decise di interrompere gli esperimenti, che però riprese successivamente realizzando la sintesi. Dimostrò ad altri scienziati che prendendo una sola goccia di nitroglicerina e martellandola questa esplodeva lanciando il martello.
Questo esplosivo iniziò subito a essere usato per i lavori civili in campo minerario estrattivo e per lo scavo di gallerie per la sua dirompenza, ma lo si abbandonò presto perché troppo instabile e pericolosa. La nitroglicerina pura, nella sua breve applicazione causò numerosi incidenti.
ricerca fatta sul web unendo più fonti tra cui wikipedia
|
| | |
