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La storia di Nicola Sacco E Bartolomeo Vanzetti

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iangida
view post Posted on 13/3/2011, 07:16




argomento: Sacco & Vanzetti, anarchia, xenofobia, storia di Sacco e Vanzetti,



Sacco e Vanzetti

Due italiani rappresentano in tutto il mondo il simbolo della lotta all'ingiustizia e alla schiavitù, i loro nomi sono: Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Sacco e Vanzetti, non sapremo mai se siano stati condannati ingiustamente il 14 luglio 1921, quando fu emessa la sentenza di condanna a morte, sentenza poi eseguita il Il 23 agosto 1927 alle ore 00:19 quando nel carcere di Charlestown, a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro, i due furono legati alla sedia elettrica e uccisi.

Non lo sapremo mai, anche se il governatore del Massachusetts Michael S. Dukakis, il 23 agosto del 1977, quando istituì l il S&V. Memorial Day, scrisse: “il processo e l’esecuzione di Sacco e Vanzetti devono ricordarci sempre che tutti i cittadini dovrebbero stare in guardia contro i propri pregiudizi, l’intolleranza verso le idee non ortodosse, con l’impegno di difendere sempre idiritti delle persone che consideriamo straniere per il rispetto dell’uomo e della verità”.
Non lo sapremo mai, anche se il giornalista investigativo Bruce Watson (Los Angeles Times e Boston Globe), nel suo libro "Sacco&Vanzetti – The Men, the Murderers and the Judgement of Mankind", pubblicato nel 2007, definisce quel processo una "farsa giudiziaria", senza nessuna "prova credibile". La sola cosa certa era che i due erano anarchici e che frequentavano gruppi anarchici responsabili di alcuni attentati, quindi al massimo potevano essere responsabili di complicità in qualche attentato (peraltro tutti falliti).
Sia le indagini che il processo erano viziati da un piccolo dettaglio di fondo: non si dovevano cercare i colpevoli della rapina avvenuta a South Braintree nel Massachusetts, il 15 aprile 1920, quando due uomini armati di pistole uccisero un contabile e una guardia portavalori e fuggirono con il bottino di 15.776,71, i colpevoli c'erano già, erano Sacco e Vanzetti, la sola cosa che restava da fare era condannarli. Il 5 maggio del 1920 il pescivendolo Vanzetti, mentre si trova su un tram insieme all'amico Sacco, viene arrestato e con lui anche l'amico. Ai due viene trovata una pistola e alcuni manifestini anarchici, ma soprattutto sono anarchici e sono italiani in un periodo in cui già essere solo l'una cosa o l'altra era, come dire, poco salutare. Gli italiani erano semi coloured ed erano anche i ratti delle fogne d'Europa, un po le cose che gli italiani ora dicono degli immigrati nel loro paese.
Così comincia la loro storia di Sacco&Vanzetti.

Nel seguente video viene ricostruita la cronistoria degli eventi:


Il processo comincia il 31 maggio 1921 e si tiene a Dedham, nel Massachusetts, fu presieduto dal giudice Webster Thayer le cui dichiarazioni fanno pensare a una imparzialità (quella roba che la giustizia è uguale per tutti). egli definì i due imputati "anarchici bastardi", dichiarò che: "Se anche non sono colpevoli, vanno condannati lo stesso perché sono nemici delle istituzioni americane".
Queste invece le ultime parole con cui Bartolomeo Vanzetti si rivolse al giudice Thayer e alla giuria: "Io non augurerei a un cane o a un serpente, alla più bassa e disgraziata creatura della Terra; io non augurerei a nessuna di queste ciò che io ho dovuto soffrire per cose di cui io non sono colpevole. Ma la mia convinzione è che ho sofferto per cose di cui io sono colpevole. Io sto soffrendo perché io sono un radicale, e davvero io sono un radicale; io ho sofferto perché ero un Italiano, e davvero io sono un Italiano".

In questo video le parole di Vanzetti dal film del 1970 di Giuliano Montaldo con Gian Maria Volonté e Riccardo Cucciolla:



molto belle anche le parole contenute nella  lettera che Sacco scrisse al figlio Dante: "Ricordati anche di ciò figlio mio. Non dimenticarti giammai, Dante, ogni qualvolta nella vita sarai felice, di non essere egoista: dividi sempre le tue gioie con quelli più infelici, più poveri e più deboli di te e non essere mai sordo verso coloro che domandano soccorso. Aiuta i perseguitati e le vittime perchè essi saranno i tuoi migliori amici, essi sono i compagni che lottano e cadono, come tuo padre e Bartolomeo lottarono e oggi cadono per aver reclamati felicità e libertà per tutte le povere cenciose folle del lavoro. In questa lotta per la vita tu troverai gioia e soddisfazione e sarai amato dai tuoi simili". Per leggere il testo completo della lettera cliccate QUI
Naturalmente venne emessa una sentenza di colpevolezza e la condanna fu la morte. Vennero ignorate le testimonianze a favore dei due: un impiegato come quella di un impiegato italiano del consolato di Boston secondo cui Sacco si trovava con lui al momento del delitto, o quella di un testimone oculare che non riconobbe in Sacco e Vanzetti i due assassini che avevano sparato, addirittura l'interprete traduce male quello che dicono Sacco e Vanzetti e i testimoni italiani a loro discarico. I membri della giuria vengono scelti tra gli elementi più reazionari e razzisti del posto. Altre testimonianze sono piene di incongruenze ma vengono ugualmente accettate, come quella di Lola Andrews, che riferisce di avere parlato con  Sacco che si trovava sul luogo del delitto in auto e che questi parlava un inglese corretto, mentre Sacco parlava male l'inglese e con forte accento italiano. Un altro testimone oculare riferì che l'auto dei banditi era guidata da Vanzetti, ma Vanzetti non sapeva guidare. Tante altre furono le incongruenze e contraddizioni tra i vari testimoni ma il giudice Thayer affermò trattarsi di "incongruenze di poco conto".
Dopo 7 anni di udienze, il 23 agosto del 1927, Sacco e Vanzetti vennero giustiziati, ma non fu fatta giustizia e per questo Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, italiani e anarchici, non sono ancora morti.



Sitografia
www.saccoevanzetti.com/storia.htm
www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/...ti_80anni.shtml
www.saccoevanzetti.org/
 
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M16A1
view post Posted on 18/9/2011, 14:00




il principale problema per gli italiani è il volere essere ignoranti e la negazione della consapevolezza di essere fessi e contenti , non sanno queste cose ma solo le scemenze incentivate dal governo che li esalta , e pensano pure di essere cool ! non vale per tutti , ma ....
 
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iangida
view post Posted on 18/9/2011, 18:07




ciao m16 :)
si penso che i peggiori fessi siano i fessi che si credono furbi ..
 
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2 replies since 13/3/2011, 07:16   484 views
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