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battaglione sacro dei tebani

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iangida
view post Posted on 11/5/2008, 15:47




Il Battaglione sacro
ἱερὸς λόχος / hieròs lóchos
Corpo scelto dell'esercito tebano, era formato da 150 coppie di giovani amanti omosessuali, secondo Plutarco (in "Vita di Pelopida"), fu creato dal comandante tebano Gorgida. I 300 soldati che lo formavano erano ben addestrati ed equipaggiati.
Altamente addestrati e ben equipaggiati, furono in un primo tempo utilizzati al centro della falange tebana, erano guerrieri molto motivati e disciplinati particolarmente abili nel combattimento corpo a corpo, tuttavia la loro potenza non era adeguatamente sfruttata in quanto erano mescolati a soldati meno addestrati ed eperti.

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La caratteristica principale di questo corpo scelto dell'esercito tebano era quella di essere formato da giovani coppie di amanti, si credeva infatti che ognuno di loro sarebbe stato motivato a combattere al massimo delle proprie capacità sia per proteggere il suo amante, sia per evitare di disonorarsi nei suoi confronti. L'omossessualità per i greci non costituiva disonore o vergogna, né l'omossessuale era visto come effeminato o poco virile, anzi l'omossesualità era considerata come la forma superiore d'amore e si trovano spesso nella storia e nella cultura greca l'immagine dell'amore omossessuale e della virtù guerriera come perfettamente coincidenti, basti pensare al guerriero Acheo per eccellenza, Achille, e al suo rapporto d'amore con l'amico Patroclo. Plutarco così spiega la motivazione dell'impiego di un "Esercito d'Amanti" come corpo scelto in battaglia:

"Quando il pericolo incombe, gli uomini appartenenti alla stessa tribù o alla stessa famiglia tengono in minimo conto la vita dei propri simili; ma un gruppo che si è consolidato con l'amicizia radicata nell'amore non si scioglie mai ed è invincibile, poiché gli amanti, per paura di apparire meschini agli occhi dei propri amati, e gli amati per lo stesso motivo, affronteranno volentieri il pericolo per soccorrersi a vicenda."

Il Battaglione si distinse nella guerra che vide Tebe opporsi a Sparta. Nella battaglia di Tegira (376 a.c.), gli spartani furono sconfitti grazie al battaglione sacro che da quel momento venne utilizzato da Pelopida (condottiero e beotarca insieme a Epaminonda, uno dei generali protagonisti della vittoria di tebe su Sparta), da allora fu utilizzato come reparto autonoma e guardia del corpo di Pelopida. La sua fama risale alla battaglia di Leuttra (Luglio 371 a.C.), in cui agli ordini di Epaminonda, l'esercito tebano riuscì a sconfiggere l'invincibile esercito spartano. La tattica di Epaminonda fu quella di schierare il battaglione sacro all'ala sinistra, di fronte all'ala destra formata dai migliori guerrieri spartani. Fu questa un'importante innovazione di Epaminonda definita attacco sulla linea obliqua, infatti normalmente si schieravano sulla destra le truppe migliori e si attaccava l'ala destra del nemico partendo dal centro. L'ala destra spartana fu distrutta e il resto dell'esercito spartano fu messo in fuga, era la prima volta che Sparta veniva sconfitta in 400 anni.
Per circa 30 anni, il Battaglione Sacro di Tebe non subì sconfitte ed ebbe un ruolo importante nella fanteria greca. Dopo Leuttra Tebe acquistò l'egemonia sull'intera Grecia e la mantenne fino alla guerra contro i Macedoni di Filippo in cui la Grecia perse la propria indipendenza.
Nella battaglia di Cheronea (338 a.C.), battaglia durante il quale Filippo II di Macedonia e suo figlio Alessandro il Grande sottomisero la Grecia, il battaglione sacro venne massacrato. Essendo il resto dell'esercito fuggito di fronte ai macedoni, il Battaglione Sacro, completamente circondato, rimase sul campo e cadde in battaglia. Furono secondo alcune fonti gli eterei, guidati da Alessandro di Macedonia allora diciottenne, il futuro Alessandro Magno, a massacrare tutti i membri del battaglione sacro. Dopo la battaglia di Cheronea il battaglione sacro non fu mai più ricostituito.

Plutarco racconta che, alla vista dei cadaveri ammassati dei membri del Battaglione, e avendo capito chi fossero, Filippo esclamò:

"Che sia messo a morte chiunque sospetti che questi uomini abbiano fatto o subìto qualcosa di indecente".

Durante scavi archeologici condotti presso i luoghi dove si svolse la battahglia di Cheronea, è stata trovata una fossa comune in cui furono scoperti 244 scheletri, disposti in sette file. Tale sepoltura collettiva è indicata da un leone di pietra (scoperto nel 1818 in pezzi e sucessivamente restaurato, rafffigura un leone ed è alto circa 3 metri).

Due Immagini del Leone di Cheronea


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fonti
Questo articolo è stato scritto utiulizzanbdo le seguenti fonti:
1. http://andrejkoymasky.com/liv/fam/bios1/sacr1.html
2. http://www.icsm.it/articoli/ri/battaglionesacro.html di Omar gatti
3. http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglione_sacro

Edited by iangida - 12/1/2009, 22:29
 
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