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Eudaimonismo

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iangida
view post Posted on 7/3/2008, 05:41




L'eudemonismo è una dottrina morale che identifica il bene con la felicità. Il nome deriva dal termine greco eudaimonia, che letteralmente vuol dire "essere con un buon (eu) demone (daimon)", intendendo quest'ultima parola, non nel significato negativo che ha oggi ma, nel senso di genio, spirito guida. L'eudemonismo presenta vari aspetti a seconda di cosa s'intenda per felicità. Presso gli antichi greci e latini la parola, nell'uso comune, poteva essere intesa nel senso che si considerava felice chi per fortuna possedeva dovizia di beni materiali (olbios in greco, felix in latino) oppure chi poteva godere di uno stato d'animo, tutto interiore e spirituale, che rendeva sereno chi lo provasse (eudaimon in greco, beatus in latino).
ALCUNI ESEMPI:
Per i sofisti la seconda condizione di eudaimonia si identificava con la prima, mentre per Socrate la felicità interiore era l'effetto di un comportamento retto e virtuoso.
Per Aristotele la felicità era la conseguenza di un atteggiamento razionale che fosse in grado di distinguere il giusto mezzo tra opposti comportamenti estremi: così ad esempio può dirsi di possedere la virtù del coraggio chi si tiene nel mezzo tra gli estremi della viltà e della temerarietà. Dato che il giusto mezzo si identifica con la virtù anche per Aristotele la vita virtuosa porta alla felicità.
Per i Cirenaici la felicità consisteva invece nell'edonismo, cioé nel conseguimento del piacere attuale, del momento.
Per le scuole di pensiero dei filosofi ellenistici e romani, la felicità si identificava ancora una volta con la serenità, la tranquillità d'animo che si raggiunge con l'atarassia, vale a dire con l'imperturbabilità, l'indifferenza di fronte ai desideri e alle passioni, che per i cinici e gli stoici, che preferiscono parlare di apatia, si ottiene eliminando dal proprio animo qualsiasi desiderio di beni materiali e impostando la propria esistenza sulla pratica della virtù.
Per gli epicurei si può legittimamente godere dei beni sensibili purchè l'uomo, con la propria ragione, sappia, ben calcolando quali bisogni debbano essere soddisfatti, non rendersene schiavo. Nella filosofia moderna l'eudemonismo assume il significato della ricerca del benessere sociale per cui si preferisce parlare di utilitarismo, dottrina per la quale è "bene" (o "giusto") ciò che aumenta la felicità degli esseri sensibili. Si definisce perciò utilità la misura della felicità di un essere sensibile.
articolo di Cinzia Trincas,
Fonti:
Wikipedia; Rizzi - Boffi, Tutto Filosofia, De Agostini; Vocabolario Zingarelli
 
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Nicla-House
view post Posted on 7/3/2008, 17:21




FORSE QUALCOSA DI COSTRUT NELLA MIA VITA L STO FACEND...LA PRIMA VOLTA!!!
 
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iangida
view post Posted on 7/3/2008, 19:56




ah ma c'è sempre una prima volta, l'importante poi è perseverare
 
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Nicla-House
view post Posted on 7/3/2008, 20:39




SPERO SOLO DI CONTINUARE...PER ORA POSSO DIRE KE STO INSEGUENDO LA GIUSTA RETTA VIA !!!
 
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Nicla91
view post Posted on 29/8/2010, 02:36




1038 visite... wowww
 
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iangida
view post Posted on 29/8/2010, 09:35




vogliono tutti sapere come si fa a essere felici :)
 
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scorgo
view post Posted on 30/5/2012, 12:05




Mens sana in corpore sano.
Tieni il corpo in forma e nutri la tua mente. È un po' il mio "mantra" per il mio daimon, ricercando una possibile unione o quantomeno correlazioni più strette fra realtà cogitans e realtà extensa che il pensiero occidentale ha per millenni quantomeno mortificato.
 
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iangida
view post Posted on 4/7/2012, 04:51




direi che oggi è completamente scomparso il riferimento alla mens sana e ci si limita al corpo ridotto a oggetto pubblicitario di manipolazione estetica e commerciale
 
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7 replies since 7/3/2008, 05:41   5786 views
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